Cosa significa intolleranza alimentare?

Si tratta dell’incapacità o impossibilità dell’organismo a metabolizzare completamente o ad utilizzare in maniera corretta determinati alimenti o gruppi di alimenti. Con l’alimentazione noi ricaviamo la nostra energia vitale, di conseguenza, un alimento non ben tollerato, non solo non ci dà energia, ma addirittura ci porta a sprecare energia per poterlo digerire ed eliminare. Ecco perché in caso di intolleranza alimentare si accusano spesso sintomi come la stanchezza e la sonnolenza dopo i pasti e poi durante tutta la giornata.

Si nasce con l’intolleranza alimentare?

No! La si acquisisce con il tempo, quando, per esempio sussistono delle disfunzioni digestive ed enzimatiche di lieve entità, o alterazioni della flora batterica intestinale. Di conseguenza, anche in assenza di sintomi può lentamente scattare un cattivo utilizzo di determinati alimenti e quindi un’intolleranza agli alimenti stessi.

Quali sono le cause delle intolleranze alimentari?

Una delle cause più frequenti dell’insorgere di tale problema, è l’alterazione della flora batterica intestinale provocata da varie cause, quali le terapie antibiotiche, lo stress, l’inquinamento ambientale, la scarsa qualità degli alimenti, la cattiva masticazione. Per questo motivo il fenomeno delle intolleranze alimentari è più frequente di quanto si possa immaginare.

Come ci si cura dalle intolleranze?

Il primo passo da fare è quello di individuare gli alimenti ai quali l’organismo è diventato intollerante. Per questo è necessario un esame specifico, come il Test Bioenergetico, che fornisce l’alimento, o gli alimenti, per i quali si è sviluppata l’intolleranza. Per tali alimenti deve essere sospesa l’assunzione per alcuni mesi, dopodiché si verifica nuovamente la presenza dell’intolleranza. Solitamente l’intolleranza scompare spontaneamente ed è perfino possibile riprendere l’assunzione degli alimenti ai quali si era intolleranti. Per evitare di sviluppare nuovamente l’intolleranza , sarà sufficiente limitare il consumo degli alimenti interessati, ad esempio lasciando trascorrere due o tre giorni tra un’assunzione e l’altra. I benefici che derivano dall’evitare i cibi ai quali si è intolleranti, compaiono già dopo poche settimane da quando si cessa di assumerli e si manifestano come riduzione o scomparsa dei sintomi.

Chi dovrebbe sottoporsi al Test Bioenergetico sulle Intolleranze Alimentari?

Il Test Bioenergetico è consigliato per tutte le persone che soffrono di

  • Obesità
  • Cellulite
  • Ritenzione dei liquidi
  • Problemi intestinali (es. gonfiore, stitichezza, colite, dissenteria)
  • Gastrite
  • Candidosi
  • Cistiti
  • Patologie cutanee
  • Stanchezza
  • Problemi allergici
  • Cefalee

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